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    Non superare le dosi consigliate

    Liberamente tratto tratto dall’omonimo libro di Costanza Rizzacasa d’Orsogna.
    I temi trattati riguardano i disturbi alimentari, dell’immagine e la discriminazione che passa attraverso il corpo.

    Non superare le dosi consigliate è liberamente tratto dall’omonimo libro di Costanza Rizzacasa d’Orsogna.
    Il tema trattato è molto importante e molto diffuso: l’incapacità di accettarsi fisicamente spesso dovuto a disturbi alimentari e dell’immagine.

    L’ obiettivo è quello di offrire punti di vista diversi e alternativi, spunti di riflessione sul fatto che dobbiamo piacere innanzitutto a noi stessi, accettandoci e decidendo, nel caso, di migliorarci perché ci vogliamo bene, non perché non piacciamo agli altri.

    Questo spettacolo, che tratta un tema molto importante soprattutto in età evolutiva, si rivolge principalmente ad un pubblico di adolescenti. Non si intende dare soluzioni, ma far riflettere sui disturbi alimentari e dell’immagine.

    Nel percorso narrativo, che sarà condotto da due attori, si utilizzeranno brani del libro ispiratore, per dare spunti di riflessione importanti e necessità di introspezione: questo farà sì che lo spettatore – al quale verrà implicitamente ed esplicitamente chiesto di diventare co-protagonista – possa, a sua volta, dare voce ai propri ricordi ed emozioni ad essi collegate, ed esporre i suoi disagi, dubbi e timori.

    Al termine dello spettacolo è previsto un momento di dibattito inerente sia ai temi affrontati nell’azione scenica sia ad eventuali importanti esperienze personali che l’ aver assistito allo spettacolo potrebbe aver riportato a galla.

    Faremo riferimento anche al grande ruolo che hanno oggi i social e la manipolazione relativa alle immagini permessa dall’utilizzo di applicazioni specifiche che permettono di modificare le fotografie, ma che poi conducono ad un isolamento sempre più profondo dovuto all’impossibilità di mostrare la vera fisicità non all’altezza dei falsi miglioramenti.

    Lo spettacolo può essere rappresentato non solo nei teatri, ma anche nelle scuole o in spazi non convenzionali. Gli attori, infatti, saranno in mezzo agli spettatori.
    La messa in scena sarà estremamente agile ed usufruirà di luoghi scenici e attrezzerie più che di scenografie vere e proprie.

    La scrittrice e giornalista – Costanza Rizzacasa d’Orsogna, giornalista e saggista, lavora al Corriere della Sera, dove si occupa di letteratura e cultura americane per il supplemento la Lettura. Ha curato Storia di mio padre di Stefano Cagliari (Longanesi 2018) e nel 2020 ha pubblicato per Guanda il suo primo romanzo, Non superare le dosi consigliate.

     

    Recensioni

    Crediti

    • Tratto dal libro di Costanza Rizzacasa D’Orsogna
    • Testo e Regia di Rita Riboni
    • Aiuto regia: Laura Fenizi
    • Con: Stefano Colli e Giorgia Iolanda Barsotti
    • Le musiche originali sono di: Stefano Colli
    • Produzione di Fondazione AIDA
    • Foto di scena: Stefano Girardi

     

    • Tecnica utilizzata: teatro sociale
    • Durata: 55 minuti
    • Età: Dai 13 anni in su

     

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