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    Il mago di Oz

    Ne Il Mago di Oz Dorothy, una bambina che vive nel Kansas assieme ai propri zii, viene scaraventata da un ciclone improvviso in un paese popolato da strani personaggi. Atterra nel villaggio dei Succhialimoni, degli ometti bizzarri che la ringraziano perchè ha ucciso la Strega cattiva dell’Est, schiacciata dalla caduta della casa.

    Il suo unico pensiero è quello di fare ritorno a casa, ma pare che il solo che possa aiutarla sia il Mago di Oz. Lungo il cammino che la condurrà dal Mago, Dorothy incontra lo Spaventapasseri, il Boscaiolo di Latta e il Leone Vigliacco. I suoi nuovi amici pensano di avere un vuoto da colmare, per questo hanno bisogno dell’intervento del Mago di Oz. Lo Spaventapasseri crede di aver bisogno di un cervello, il Boscaiolo di Latta di un cuore e il Leone di coraggio, mentre Dorothy non vuole fare altro che ritornare nel suo paese.

    Durante il viaggio, ognuno di loro – affrontando le proprie paure per superare gli ostacoli che si presenteranno lungo il percorso – mostrerà di possedere già ciò che pensava gli mancasse.

    Rivolgendoci direttamente al testo di Baum, nel nostro Il Mago di Oz abbiamo cercato di evidenziarne l’aspetto più “fantastico” legato a quell’esperienza attraverso cui tutti siamo passati. Quel pericoloso e tortuoso cammino che è il crescere, il diventare grandi. Ci vuole decisamente cervello, cuore e coraggio!

     

    Le quattro stagioni e Piccolo Vento

    Buongiorno Primavera!

    Sono io, Piccolo Vento!

    Canto dall’alto e mi tuffo

    mi intrufolo in ogni spiraglio

    soffiando con voce di tuono

    arruffo le piume dei passeri

    che ridono e ridono e ridono

    e volano in alto pieni di aria.

     

    Lo spettacolo

    Uno spettacolo che coinvolge il pubblico dei più piccoli sul tema delle quattro stagioni e dell’ascolto della natura.

    Sulla base delle musiche de “Le quattro stagioni” di Antonio Vivaldi, un esempio di musica a soggetto vitale e ricca d’inventiva, si snoda questa frizzante storia, che segue con sorrisi e poesia le avventure di Piccolo Vento, attraverso le stagioni e i loro cambiamenti: paesaggi, colori, profumi, sfumature, suoni… e musiche.

    Con l’aiuto dei tre attori in scena, Piccolo Vento parla al pubblico, attirando l’attenzione dei bambini sull’osservazione delle piccole cose della natura e sull’ascolto del racconto musicale. I tre attori in scena, alternandosi in danze e narrazioni, giocheranno insieme ai bambini ad ascoltare le parole di Piccolo Vento e ad accompagnarlo alla ricerca della sua mamma Zefiro, scivolando armoniosamente da una stagione all’altra.

    L’ultima primavera silenziosa

    A 60 anni dall’Uscita del libro di Rachel Carson PRIMAVERA SILENZIOSA, si ricorda qui l’autrice con uno spettacolo teatrale, sempre in bilico tra il teatro dell’assurdo divertito e divertente.

    Ambientata in un futuro che non vorremmo mai vedere e al quale non vorremmo mai arrivare, i due protagonisti racconteranno e leggeranno passi da PRIMAVERA SILENZIOSA e ragioneranno, in maniera spesso leggera e pure divertente, ma sempre assai seria e profonda, di cose che potrebbero accadere se ognuno di noi nel suo piccolo e la politica mondiale nel suo grande, non prenderanno in seria considerazione la questione spinosa della cura dell’ambiente che la Biologa Americana già pose più di 60 anni fa con parole chiarissime e spesso già allora osteggiate.

    Trama

    Un uomo e una donna che giocano a dama in uno spazio ristretto e poche cose con loro, fra queste c’è una copia del libro PRIMAVERA SILENZIOSA della Carson e un binocolo con cui si può guardare di fianco, in su, ma soprattutto in giù.
    Chi sono quei due? E cos’è il luogo dove stanno?
    Il posto così “angusto” sembra, e forse “è”, una zattera in mezzo al mare e i due hanno l’aria di essere due naufraghi. La zattera però è una zattera speciale, che si trova molto lontana dalla terra e molto vicina alle nuvole, e quei due naufraghi sono due “sopravvissuti” a un mondo che ha visto alzarsi così tanto il livello delle acque da trovarsi quasi a …toccare il cielo.

    La scenografia stessa dello spettacolo è costruita con materiali di riciclo, anche essa dunque elemento artistico che contribuirà, assieme alle parole dello spettacolo e all’azione degli attori, a suggerire possibili vie per il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente.

    Anche la parte illumino-tecnica sarà pensata con strumenti che prevedano un basso consumo energetico.

    La Badante

    Questo fenomeno, oltre a risolvere in maniera capillare il grosso problema della carenza di posti nell’accoglienza pubblica e\o privata della persona sola e non autosufficiente e oltre a garantire cura e tranquillità a persone altrimenti obbligate a lasciare le loro case e le loro abitudini, ha però causato, come detto, un cambio netto nelle relazioni all’interno della famiglia. È partendo da questo presupposto che si muove il nostro spettacolo.
    Anche se condotto con mano leggera e spesso divertita, con la struttura addirittura della storia dai toni “gialli”, se non “noir”, la nostra messa in scena ha la voglia di indagare sul cambio delle relazioni umane, sulla nascita di nuovi sentimenti, su come questo fenomeno dell’arrivo delle Badanti abbia in qualche modo cambiato anche il nostro concetto di relazione familiare.
    Lo spettacolo non vuole risolvere una questione né essere un documentario di tipo giornalistico, vuole però offrire dei temi a questo dibattito e entrare nella discussione con piede leggero e spesso divertito quasi a dire che i rapporti umani, la famiglia, le persone sono entità continuamente in fase di cambio e di evoluzione e che tutto in questa nostra vita è fatto di trasformazioni e adattamenti…. …E che ogni cosa, per essere giudicata, dev’essere prima capita. Ecco, questo spettacolo divertente e scanzonato, dai toni “giallo-noir”, vuol offrire un piccolo tassello a questa comprensione.

    Trama La Badante

    Trento (ma potrebbe essere una qualsiasi città italiana).
    Un vecchio attore di teatro in sedia a rotelle e una badante che non viene dall’Est, ma viene “dall’ovest, anzi dal sud-ovest” come dice lei in una battuta dello spettacolo, intendendo Modena (ma potrebbe essere qualsiasi altra città italiana).
    Ognuno porta dentro di sé una storia, fatta di momenti felici, ma anche di rimpianti e di risentimenti e queste due storie, come è inevitabile, a volte si incontrano e a volte si scontrano, tirando fuori i pensieri e i desideri di ognuno dei due protagonisti, anche i più nascosti, creando alle volte intesa, ma più spesso incomprensione, se non aspra contrapposizione.
    Lei, Teresa, con la forza di vivere e la gioia tipica di una donna giovane, ma pure persa in un mondo che non capisce, non riconosce come suo e che fatica ad accettare, dove capacità di competere e di adattamento, anche a situazioni difficilmente accettabili, sono le qualità più richieste, per cui vive di incertezze e di paure, ma prova pure risentimenti difficilmente celabili, come verso tutte quelle donne che vengono in Italia da paesi stranieri a fare questo lavoro.
    Lui, Giuseppe, con una storia non del tutto chiara alle spalle, fatta di luci – poche – e ombre – moltissime -, ma che si svela a poco a poco nel procedere dello spettacolo, come spesso succede in teatro, luogo in cui lui, attore, ha lavorato per una vita intera. E ogni tanto può succedere che il tutto non funzioni, come pure alle volte capita a teatro, o che funzioni talmente a meraviglia, che sembra non funzionare. Troppo sibillino? No: alla fine tutto sarà chiaro, chiarissimo e finalmente si potrà fare una bella risata liberatoria.
    … Ma dovete aspettare la fine, come in qualsiasi Racconto Giallo che si rispetti.

    Gigliola Cinquetti | Incontro a Rosolina

    Gigliola Cinquetti
    A volte si sogna | Rizzoli, 2023

    Modera | Dott.ssa Silvia Farina

    Sabato 18 maggio, 21.00, Auditorium Sant’Antonio Viale G. Marconi, 20 Rosolina

    Gigliola Cinquetti cantante, attrice e conduttrice televisiva italiana. In questo romanzo svela il dietro le quinte dello showbiz, un mondo dove le etichette e le aspettative altrui siamo sfide da superare.

    Informazioni
    0426 340201
    cultura@comune.rosolina.ro.it

    Ingresso libero, senza prenotazione

    Polesine Incontri con l’autore è una rassegna organizzata dalla Provincia di Rovigo, in collaborazione con il Sistema Bibliotecario Provinciale, i Comuni partecipanti e Fondazione Aida.
    L’evento è realizzato in collaborazione con il Comune di Rosolina.

    Le Sorelle Van Stories

    Un nuovo spettacolo per l’estate che viaggia su un pulmino diretto a parchi, piazze, spiagge, fattorie e in ogni luogo dove ci siano bambini a cui raccontare una storia. Riscopriamo assieme il valore dell’oralità, attraverso un raccontare semplice e coinvolgente, che si avvale di pochi oggetti, stimolando efficacemente l’interazione con gli spettatori e la loro immaginazione. Il teatro così diventa uno strumento per ritrovarsi e condividere un’esperienza diversa.

    Trama

    Anny e la dottoressa Aliciandi sono sorelle opposte: una più avventurosa e l’altra più precisa, scienziata. La loro missione è girare per il mondo alla ricerca della fiaba perfetta! Quando si fermano in un posto raccontano tutte le fiabe ascoltate, lette, vissute fino a quel momento e poi… vengono scelte e (per chi vuole) raccontate dagli spettatori! Insieme a loro ci sarà il fedelissimo Igor, il tecnico!  Un viaggio in tutti i continenti attraverso le fiabe, le storie tipiche, le vicende, gli aneddoti, le tradizioni di ogni Paese: dall’Europa all’Africa, dai nativi americani ai giapponesi, dalle storie raccolte da Mandela alle storie riunite da Calvino, passando per Collodi e Rodari.

    Il pubblico sarà immerso nelle varie storie, si immedesimerà nei vari personaggi folkloristici, parteciperà alle vicende attraverso narrazioni, musiche, giochi coinvolgenti, scene mimate, coreografie, pupazzi, piccoli quiz…

    Chissà se le nostre protagoniste risponderanno al grande quesito: esiste la fiaba perfetta? Scopriamolo insieme!

     

    Necessità tecniche: lo spettacolo non necessita di palco poiché sarà adibito a tale il nostro van; i bambini potranno sedersi sul prato mentre per gli adulti si possono prevedere delle sedute attorno; in caso di pioggia lo spettacolo può svolgersi se viene spostato in situazioni al coperto come portici o strutture telonate; carico di corrente 4kw 220V.