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    Andrea Pennacchi in Pojana e i suoi fratelli

    Lo spettacolo prodotto da Teatro Boxer è trasposizione teatrale dell’universo Pojana.

    di Andrea Pennacchi
    con Andrea Pennacchi
    musiche di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato

    L’evento è inserito nella stagione di prosa organizzata in collaborazione con il Comune di Cassola.

    Debutto Mi chiamano Garrincha

    Il football è un riverbero fanciullo, bellezza estetica, improvvisazione, poesia pura. Tutti temi avulsi ai giovani di oggi presi nella loro forma astratta ma che legati al calcio invece ben riconoscono. Attraverso il tema del calcio, che appassiona sempre tanti giovani, si narra la storia di Garrincha, storpio e figlio di emigranti veronesi, ma con una grande voglia di riuscire, di conquistare, di affermazione e riscatto. Con questo spettacolo vorremmo instaurare un dialogo con i ragazzi tramite un confronto diretto con loro, ascoltando le loro opinioni e la loro visione del mondo calcistico.

    Vi aspettiamo al debutto di questo nuovo riallestimento a cura di Fabio Mangolini, anche in scena, sabato 2 aprile al Teatro Dim.

    Giulio Casale in Polli di allevamento

    Inizia così Cari polli d’allevamento, il brano che dava il titolo al celebre spettacolo del 1978 di Giorgio Gaber e Sandro Luporini. Oggi lo spettacolo, omaggio al teatro canzone di Gaber‑Luporini, torna in scena in un riallestimento molto fedele all’originale grazie a Giulio Casale. Le musiche originali sono arrangiate da Franco Battiato e Giusto Pio. «C’è qualcosa di dirompente nei contenuti di Polli di allevamento che lo confermano non solo attuale ma addirittura necessario anche ora, quasi trent’anni dopo, dice Giulio Casale.

    Lo spettacolo è inserito nella stagione organizzata con il Comune.

     

    Matteo Ferrari in Maramao, canzoni tra le guerre

    Il concerto è in programma il 26 febbraio alle ore 21.00 all’Auditorium Vivaldi di Cassola nell’ambito della stagione di prosa organizzata con il Comune.

    In un clima di conflitti, dittature e censure sono state molte le canzoni scritte con lo scopo di rallegrare, creare un momento di distrazione e far sognare la gente. L’appellativo “canzonette” − così venivano chiamate − voleva quasi sminuire il loro valore, declassandole ingiustamente rispetto al repertorio del melodramma e della canzone napoletana. In realtà erano brani di grande modernità, poiché esaltavano l’eredità dell’opera italiana e la mescolavano al jazz e allo swing d’oltreoceano, che in quel tempo stavano contaminando con prepotenza l’Europa.

    L’artista ha scelto di adottare lo stile del cabaret, dove il cantante è un po’ divulgatore e un po’ performer: alternando momenti di divertimento, commozione, intrattenimento e informazione il pubblico viene coinvolto in un dialogo diretto ed emozionale.

    Dopo una meticolosa ricerca delle fonti, per valorizzare qualità e sonorità del repertorio Matteo ha scelto un organico cameristico che ricorre all’uso di soli due strumenti: la semplicità di una voce, accompagnata dal pianoforte, omaggia gli artisti che hanno fatto la storia della canzone italiana e che hanno affrontato quei tempi difficili cercando il “sole in fronte”. Un legame ideale che può aiutarci ad affrontare con ottimismo e fiducia il periodo che stiamo vivendo.

    Maramao, canzoni tra le guerre è il recente progetto dell’attore e cantante Matteo Ferrari dal quale è stato tratto il suo album d’esordio, Maramao, pubblicato e distribuito in tutto il mondo dalla storica etichetta italiana Bluebelldisc Music, eccetto Stati Uniti e Canada dove l’album è stato distribuito da PS Classics, storica etichetta di Broadway nel cui catalogo Matteo figura come unico artista italiano.

    Giobbe Covatta in La Divina Commediola

    Tanti illustri personaggi hanno letto e commentato la Divina Commedia del grande Dante Alighieri. Giobbe Covatta legge la sua personale versione della Divina Commedia totalmente dedicata ai diritti dei minori: i contenuti ed il commento sono spassosi e divertenti, ma come sempre accade negli spettacoli del comico napoletano, i temi sono seri e spesso drammatici.

    La divina commediola sarà presentato il 5 febbraio (non il 22 gennaio come precedentemente annunciato) alle ore 21.00 al Teatro Dim di Castelnuovo del Garda nell’ambito della stagione organizzata con il Comune.

    Dopo un attento lavoro di ripristino si può finalmente leggere questo lavoro dimenticato che ha senz’altro affinità ma anche macroscopiche differenze con l’opera dantesca. Intanto l’idioma utilizzato non è certo derivato dal volgare toscano ma è senz’altro più affine alla poesia napoletana. Si nota poi come il poeta abbia immaginato l’inferno come luogo di eterna detenzione non per i peccatori ma per le loro vittime! E non poteva trovare diversa soluzione in quanto le vittime sono i bambini ovvero i più deboli, coloro che non hanno ancora cognizione dei loro diritti e non hanno possibilità di difendersi. Così mentre resterà impunito chi ha colpito con le sue nefande azioni dei piccoli innocenti del terzo mondo, il Virgilio immaginato dall’antico poeta lo accompagnerà per bolge popolate da bambini depauperati per sempre di un loro diritto, di qualcosa che nessuno potrà mai restituirgli.

    Conoscere i diritti dei bambini riconosciuti dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, conoscere i modi più comuni con cui questi diritti vengono calpestati equivale a diffondere una cultura di rispetto, di pace e di eguaglianza per tutte le nuove generazioni.

    La badante

    Se ne parlerà, con la giusta leggerezza e ironia, sabato 15 gennaio all’Auditorium Vivaldi  di Cassola, con Pino Costalunga che presenterà alle ore 21.00 La Badante.

    “Sarà interessante approfondire – spiega Meri Malaguti, direttore di Aida  – come il linguaggio teatrale, che ha il ruolo di raccontare storie che ci aiutano a leggere il contemporaneo, possa diventare veicolo di formazione umana e d’orientamento, aiuti a comprendere la  realtà sociale in cui si vive e  ne sostenga i processi di crescita. L’ambizione è che il teatro  gradualmente divenga luogo fisico e ideale per accogliere “promotori” di tematiche, anche attraverso il tessuto associativo, che si allineano ai bisogni della contemporaneità attraverso linguaggi accessibili e di piacevole fruizione”.

    Il fenomeno delle badanti, oltre a garantire cura e tranquillità a persone altrimenti obbligate a lasciare le loro case e le loro abitudini, ha però causato un cambio netto nelle relazioni all’interno della famiglia. Anche se condotto con mano leggera e spesso divertita, con la struttura addirittura della storia dai toni “gialli”, se non “noir”, la Badante messa in scena da Fondazione Aida ha la voglia di indagare sul cambio delle relazioni umane, sulla nascita di nuovi sentimenti, su come questo fenomeno abbia in qualche modo cambiato anche il nostro concetto di relazione familiare. Lo spettacolo non vuole risolvere una questione né essere un documentario di tipo giornalistico, vuole però offrire dei temi a questo dibattito e entrare nella discussione con piede leggero e spesso divertito quasi a dire che i rapporti umani, la famiglia, le persone sono entità continuamente in fase di cambio e di evoluzione e che tutto in questa nostra vita è fatto di trasformazioni e adattamenti. Uno spettacolo divertente e scanzonato, dai toni “giallo-noir”, vuol offrire un piccolo tassello a questa comprensione.

    Domenica 16 gennaio alle 16.30 la stagione prosegue con lo spettacolo per le famiglie Il principe felice.

    Mauro Ottolini & l’Orchestra Ottovolante

    Da vent’anni ormai Mauro Ottolini e l’Orchestra Ottovolante si dedicano ad un repertorio tutto italiano, reinterpretando con nuovi arrangiamenti, alcune tra le più belle canzoni che hanno fatto la storia della musica. Molte di queste composizioni sono diventate dei veri e propri standard interpretati da grandi jazzisti come Chet Baker, Louis Armstrong e Stan Getz per citarne alcuni.

    Mauro Ottolini alla direzione della sua orchestra di 13 musicisti, nelle vesti di cantante e solista al trombone, reinterpreta con arrangiamenti originali alcune tra le più belle composizioni di Fred Buscaglione, Renato Carosone, Domenico Modugno, Gorni Kramer, Trio Lescano, Natalino Otto, Fatima Robin’s e moltri altri, rielaborando gran parte di questo repertorio con arrangiamenti originalissimi dal sapore tutto latino: rumba, mambo, cha cha, merengue e con grandi ospiti come Fabrizio Bosso alla tromba.

    Venerdì 21 gennaio 2022 alle ore 21 Mauro Ottolini & l’Orchestra Ottovolante si esibiranno al Teatro Dim di Castelnuovo del Garda nell’ambito della stagione organizzata con il Comune.

    Mauro Ottolini e l’Orchestra Ottovolante

    Si sono esibiti in alcuni dei più importanti festival italiani ed europei, tra questi Umbria Jazz, il Festival del Cinema di Varsavia, Grey Cat Festival Firenze, Brainzone Music Festival, e molti altri. La sezione fiati dell’Orchestra Ottovolante, guidata da Mauro Ottolini, è molto richiesta per produzioni discografiche (ad esempio Cip! di Brunori sas 2020, Maader Folk di Davide Van de Sfroos 2021 e ultimamente con Marco Mengoni), nel 2019 hanno accompagnato dal vivo al Festival di Sanremo il grande pianista e cantautore Raphael Gualazzi e nel 2021 sul palco della finale di X Factor e in diretta televisiva hanno accompagnato il cantante Mika con una versione arrangiata da Mauro Ottolini del suo brano Lollipop.

    Compositore
    Mauro Ottolini
    Voce
    Vanessa Tagliabue Yorke
    Orchestra
    Andrea Lagi, Paolo Malacarne, Enrico Peduzzi, Stefano Menato, Corrado Terzi, Lino Bragantini, Matteo Del Miglio, Oscar Marchioni, Giulio Corini, Simone Padovani e Paolo Mappa.

    Enciclopedia della donna perfetta

    Sabato 27 novembre alle ore 21.00 in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne Dedalofurioso presenta Enciclopedia della donna perfetta, un divertente stupidario per aspiranti fidanzate, mogli e madri ideali che descrive con leggerezza quelli che una volta erano i canoni da seguire per rientrare appunto nella definizione di “donna perfetta”. Ideato e interpretato da Stefania Carlesso, assieme a Evarossella Biolo lo spettacolo si terrà presso l’Auditorium Vivaldi di Cassola nell’ambito della stagione organizzata con il Comune.

    Teatro Spritz: Bukowski da Marciapiede per le vie del centro

    Tra le vie di Verona andrà in scena BUKOWSKI DA MARCIAPIEDE che ci racconterà la sua storia, la sua visione del mondo coinvolgendo il pubblico e parlerà con gli avventori proprio come fossimo al bar, con Matteo Ferrari e Michele Lonardi

    Ti aspettiamo all’aperitivo delle 19.00 alle seguenti date:

    • 27.07, Piazza Erbe
    • 28.07, via Stella
    • 3.08, corso Portoni Borsari
    • 4.08, Corte Sgarzerie
    • 10.08, San Zeno
    • 11.08, piazza Corrubio
    • 17.08, via Leoni
    • 18.08, piazzetta Santa Toscana
    • 31.08, via Nizza
    • 1.09, piazzetta Pescheria
    • 7.09, piazza Isolo
    • 8.09. via arche Scaligere
    • 14.09, via San fermo, via Filippini
    • 15.09, Sottoriva

    In collaborazione col Comune di Verona

    Per maggiori informazioni: https://www.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=76343

     

    A casa nostra

    Programma

    Il primo spettacolo che sarà con noi il 25 giugno 2021 alle ore 21.00 si intitola Intimità di Amor Vacui, che è si uno spettacolo ma è anche un dialogo sugli schemi comportamentali della nostra quotidianità. Amor Vacui è una compagnia indipendente under 35 con base a Padova. Produce spettacoli originali attraverso una di scrittura di scena in cui sono contemporanei drammaturgia, regia e lavoro degli attori.

    Il 27 giugno 2021 alle ore 16.00 andrà in scena il debutto de Il segreto del pifferaio magico, un spettacolo per famiglie liberamente tratto da una leggenda tedesca  ispirata ad una pandemia del XIII secolo che colpì proprio i bambini. Da una pandemia in uno scenario ambientato in una pandemia, ma perché? Per ricordare che non è la prima volta che succede e che l’umanità si è sempre rialzata! Una coproduzione di Fondazione Aida e Febo Teatro allestita nell’ambito del progetto “A casa nostra”.

    Il 29 giugno 2021 alle ore 21.00 andrà in scena La Badante: tra una risata e molta spensieratezza arrivereremo a trattare il fenomeno dell’immigrazione e di tutte quelle persone che hanno trovato il lavoro come badante. La famiglia si allarga e lascia spazio anche a nuovi elementi. La Badante anche se condotto con mano leggera e spesso divertita, con una struttura della storia dai toni “gialli”, se non “noir”, indaga sul cambio delle relazioni umane, sulla nascita di nuovi sentimenti, su come questo fenomeno dell’arrivo delle Badanti abbia in qualche modo cambiato anche il nostro concetto di famiglia. La Badante è una produzione di Associazione A.T.T.I. e Fondazione Aida.

    A casa nostra

    A casa nostra è un progetto realizzato, nell’ambito dell’Accordo di programma Regione del Veneto L.R. 22 febbraio 1999, n.7 – art. 51, dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, capofila per i teatri comunali, in partnership con Arteven Circuito Teatrale Regionale e con il Teatro Stabile del Veneto.

     

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