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    La Banda dei Vecchi Bacucchi

    Debutto: 2 ottobre 2024, ore 21.00, Teatro Camploy in occasione della Festa dei nonni

    Uno spettacolo lieve e divertente, che senza alcun moralismo tocca argomenti di grande profondità: la solitudine, il potere malevolo del consumismo, l’ingiustizia sociale e il dialogo intergenerazionale.

    Tratto da La Banda dei Vecchi Bacucchi di Florence Thinard. Illustrazioni di Gaël Henry

    In una città non precisamente identificata, la Banda dei vecchi Bacucchi porterà scompiglio attraverso azioni di guerriglia improbabili, il cui obiettivo è quello di affermare un principio di giustizia sociale e dare filo da torcere al marketing, che tanto danneggia le menti e la vita di tutti. Ben presto però l’obiettivo della Banda diventerà un altro. Ma chi sono questi temibili banditi?

    Gisèle, eccentrica signora, che ama girare per la città con dei look discutibili ed il suo inseparabile trolley, è difensora indefessa del pubblico decoro; Victor, che si aggira furtivo per il quartiere, con uno strano berretto di cuoio rosso, sempre impegnato, in una lotta contro il marketing che esercita aggiungendo parole ai manifesti pubblicitari, ribaltandone il messaggio; Nonno Ferraglia, un omone, esule anarchico socievole e bonario, che passa il tempo raccogliendo ferro, per arrotondare la pensione; Rose, vecchina dolce e delicata, ma niente affatto debole, sempre accompagnata dal suo piccolo e famelico cagnolino Youk, che un giorno, in giro per compere, verrà scippata da un ragazzo, che le provocherà una frattura al braccio; evento detonatore della scintilla che legherà i quattro diversissimi personaggi. L’obiettivo principale della Banda diventa quindi riacciuffare il responsabile dello scippo, per punirlo in modo esemplare, ma soprattutto

    portarlo sulla via della redenzione.

    Da qui in poi, questi vecchi bacucchi non si separeranno più. La storia prende un ritmo veloce e a tratti esilarante, tra operazioni punitive, tipo quella contro l’avido macellaio signor Bourguignon, e deliziosi pranzetti che Gisèle prepara per la sua banda.

    La guerra di Victor contro il marketing è ora sostenuta da tutta la Banda, che lo accompagna nelle sue azioni di graffitaro, ormai esperto, grazie ad un incontro notturno con dei ragazzi dai quali impara tutti i segreti di tag e graff fino alla creazione di un logo per la banda. E il ragazzo dello scippo? Acciuffato, guadagnerà la centralità della storia.

    Debutto

    Informazioni e distribuzione

    Per informazioni sullo spettacolo vi invitiamo a contattare l'ufficio spettacoli: promozione@fondazioneaida.it - +39 347 640 4837 - 0458001471 (interno 3)

    Recensioni

    Crediti

    • con Eliana Crestani, Kevin Munaro, Pino Costalunga, Paolo Rozzi e Gilda Pegoraro
    • scenografia Federico Balestro
    • drammaturgia Piergiorgio Piccoli e Anna Zago
    • regia Piergiorgio Piccoli
    • tecnica teatro d’attore
    • età consigliata dagli 11 anni
    • durata 70 minuti

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